I gioielli hanno una storia millenaria. Utilizzati dall’alba dei tempi come elementi decorativi da indossare per impreziosire la propria figura, ancora oggi sfruttati anche a fini di prestigio per tutta una serie di fattori differenti in grado di innalzare notevolmente il valore delle composizioni (rarità dei materiali, reperibilità delle pietre preziose, qualità nella manifattura e via dicendo), i gioielli hanno attraversato secoli e secoli di storia dell’umanità senza perdere il loro fascino unico e irripetibile.
Ogni singolo gioiello, compresi i modelli realizzati in epoca contemporanea dai gioiellieri e dai maestri orafi del nostro tempo, possiede la sua storia e il suo significato, peculiarità in grado di aumentare ulteriormente il valore insito nei singoli oggetti compositivi. I gioielli, infatti, sono molto più che “semplici” pietre preziose incastonate all’interno di strutture concepite dalla mano di un orafo. A tal proposito, andiamo alla scoperta di 10 curiosità legate al mondo straordinario e unico della gioielleria.
1) L’eccezionale rarità del platino
Contrariamente a quanto si creda, non è l’oro il metallo più raro utilizzato all’interno delle gioiellerie. Il primato, infatti, spetta al platino, le cui quote di produzione risultano persino 15 volte inferiori rispetto a quelle del materiale dorato. I motivi in grado di spiegare una simile esiguità vanno ricercati nel lungo processo di produzione necessario a ricavare il metallo prezioso dalla sabbia.
2) Lo straordinario valore storico dei gioielli
I gioielli, come riferito in precedenza, vengono lavorati dagli esseri umani sin dall’antichità. A dimostrazione di ciò, è sufficiente ricordare che il gioiello più antico che sia mai stato ritrovato, grazie alle attività archeologiche di scavi in aree ad alto interesse storico-naturalistico, risalirebbe addirittura a 100.000 anni fa: nessuna medaglietta dorata o gemma di rubino, bensì una collana di perle ricavate da semplici conchiglie marine. In passato, infatti, per “gioiello” si intendeva un oggetto creato dalla mano sapiente dell’uomo attraverso l’utilizzo di materiali naturali non sottoposti a complicati processi di lavorazione come quelli di epoca moderna.
3) Rubini e zaffiri? La medesima pietra
Sfatiamo un altro mito. Tra le pietre preziose più rare in assoluto sul pianeta Terra troviamo i celebri rubini e gli zaffiri. Tuttavia, pur avendo due nomi differenti e presentandosi in aspetti altrettanto diversi (la prima pietra in colorazioni rossastre e la seconda in tonalità bluastre), le due pietre derivano da una sola e unica pietra, la quale prende il nome di “corindone”. Il corindone non è altro che un minerale allocromatico, dunque in grado di presentarsi in natura in tutte le colorazioni possibili; a influire sulla tonalità finale della pietra vi sono tutta una serie di elementi chimici che determinano la colorazione della singola gemma (il cromo per il rubino, il ferro e il titanio per lo zaffiro). L’anello traforato in platino con rubino prodotto dalla Gioielleria Caselli, dunque, non sarebbe altro che… costituito da un corindone.
4) La storia delle fedi nuziali maschili
Le fedi nuziali maschili presentano una storia alquanto curiosa. Se la fede da donna è stata utilizzata nei secoli per le celebrazioni della coppia in ottica matrimoniale, con la fede stessa che veniva donata dall’uomo alla sua consorte come simbolo del vincolo coniugale, la fede nuziale maschile è stata introdotta solamente intorno al XX secolo per una semplice questione di marketing. L’introduzione, infatti, venne spinta da alcune case produttrici di gioielli al fine di aumentare gli introiti derivanti dalla vendita degli oggetti in questione; non più, dunque, produrre una singola fede per celebrare un matrimonio, ma fondere l’oro per realizzare un secondo anello, il quale, di fatto, avrebbe preso posto nell’anulare dello sposo.
5) Le caratteristiche del diamante Cullinan
Nel lontano 1905, in una miniera sudafricana denominata “Cullinan” dal nome del suo proprietario, Sir Thomas Cullinan, venne ritrovato un diamante grezzo di straordinaria grandezza (e dunque di straordinario valore). Il diamante in questione, dal peso di circa 621 grammi (oltre 3100 carati), è stato tagliato in più frammenti al fine di dare vita a 105 pietre differenti, gran parte delle quali sono state incastonate nella corona imperiale di Stato del Regno Unito.
6) Attenzione alla pirite, l’oro degli stolti
L’oro è uno dei materiali preziosi più apprezzati in assoluto dagli amanti dei gioielli. E lo stesso vale per i gioiellieri, i quali, grazie all’eccezionale duttilità e malleabilità del materiale in questione, sono in grado di realizzare gioielli di varia tipologia, forma e dimensione potendo sfruttare le ottime proprietà fisiche di tale metallo. Tuttavia, una persona poco esperta nel trattare uno dei materiali preziosi più noti in assoluto, potrebbe cadere in errore nel valutare oro ciò che oro non è. Stiamo parlando della pirite, materiale particolarmente comune in natura e che spesso, per via della sua colorazione del tutto simile a quella dell’oro, veniva scambiato proprio per il metallo prezioso, al punto tale da essere definito in maniera dispregiativa come “oro degli stolti”. In ogni caso, affidandosi alla Gioielleria Caselli si avrà la certezza di poter stringere tra le mani gioielli in vero oro e lavorati accuratamente a mano, come da sempre avviene all’interno dell’azienda di Firenze.
7) Insetti e gioielli: uno strano connubio
Gli antichi egizi adoravano creare gioielli utilizzando gli insetti (vivi o morti), sfruttando in particolare gli animali caratterizzati da colorazioni particolari e variopinte. L’usanza egiziana sarebbe stata ripresa anche in Inghilterra, e in particolare in epoca vittoriana, dove gli insetti vivi venivano spesso legati insieme a mo’ di catena per poi essere affiancati dalla presenza di pietre e altri materiali preziosi.
8) L’abbondanza di oro terrestre
Ad oggi, i gioielli in oro risultano essere tra i più comuni e apprezzati a livello globale. Il metallo in questione, infatti, presenta una colorazione unica e in grado di risaltare con grande efficacia sui supporti lungo i quali trova spazio. Tuttavia, pur essendo ampiamente utilizzato per la produzione di gioielli di vario tipo, le stime più recenti riferiscono che una quantità pari a circa l’80% dell’oro presente interamente sulla Terra sia ancora da scoprire.
9) Gioielli e composizioni… particolarmente preziose
A proposito di gioielli dallo straordinario valore economico, vale la pena ricordare la collana da un milione di dollari realizzata appositamente dal designer australiano Stefano Canturi per il set del film “Moulin Rouge”, pellicola del 2001 diretta da Baz Luhrmann. La collana in questione era costituita in gran parte da platino e da più di 1300 diamanti perfettamente intelaiati tra loro.
10) La tradizione storica dell’anello di fidanzamento
Infine, una piccola curiosità sulle tradizioni legate all’utilizzo dei gioielli. Si narra che l’usanza di regalare un anello di fidanzamento alla propria consorte sia nata nel lontano 1477, quando Massimiliano I d’Asburgo, in occasione delle nozze con Maria di Borgogna, ordinò proprio la realizzazione di un anello, il quale sarebbe stato utilizzato in seguito come promessa matrimoniale.