Nulla è più semplice di indossare gioielli, anche se: un solo diamante può essere per sempre!
Nulla di più vero, ma è anche vero che un gioiello, seppur senza diamante, imprime indelebilmente l’attimo in cui si riceve, ne firma il ricordo e ne esalta il significato. Il gioiello è la più alta espressione dell’arte di rendere ciò che madre natura ha creato bello, magnifico.
Un’arte antica, che dalla Preistoria, non ha incontrato ostacolo alcuno per arrivare ai nostri giorni, attraverso una magistrale quanto impegnativa evoluzione di materiali, forme, colori e simboli, nell’incessante ricerca della perfezione, della bellezza assoluta, dell’esaltazione del messaggio che ogni manufatto voleva e vuole trasmettere.
Non vi è epoca alcuna che non sia stata caratterizzata da gioielli preziosi, complessamente elaborati, ognuno con una storia, un valore personale intrinseco che, supera il mero valore economico, oggetti unici, pure ragion d’essere, tramandati nel tempo attraverso la consacrazione dei passaggi generazionali durante i quali, celebrazioni e rituali ne esaltavano l’importanza, il pregio, i valori in essi racchiusi.
Le 13 meraviglie più costose al mondo
Sono esattamente 13, i gioielli in assoluto più costosi al mondo, ognuno di essi rappresenta l’immensità e la magnificenza non solo della pietra o più pietre che lo compongono, ma la maestria, l’estro, il genio e la creatività di chi li ha pensati, disegnati e poi realizzati.
Sul podio, incontrastato e inarrivabile il “diamante Wittelsbach-Graff”, appartenuto alla Corona Austriaca, in origine nasce a 35.36 carati. Il gioielliere Laurence Graff, lo acquista e lo rielabora eliminando dal diamante blu 4,5 carati. Tra lo stupore del mondo diamantifero, la pietra acquista valore in purezza e brillantezza. Graff lo ha venduto ad uno dei reali del Qatar per l’astronomica cifra di 80 milioni di dollari.
Un incredibile diamante color rosa, ottiene il secondo posto sul podio, si tratta del “Pink Star”. Il diamante estratto dalla famosa gioielleria DeBeers in una miniera africana, proviene da una pietra grezza di 132.5 carati che a fine taglio, dona al mondo un diamante di 59.6 carati dai riflessi strabilianti. La vendita viene chiusa a 72 milioni di dollari.
Nel 1980, una piccola bimba congolese mentre giocava in un terreno, trova uno dei più bei miracoli della natura, un diamante, una pietra grande quanto perfetta, in assoluto l’unica al mondo per questa caratteristica.
Viene alla luce “Incomparable” con i suoi 407,48 carati.
La collana che porta il suo nome, oltre ad averlo come gioiello primario, è adornata con ben 230 carati di diamanti. Il suo valore? 55 milioni di dollari.
Sotheby, la famosa casa d’Aste, nel 2010 ha fermato il prezzo di questo gioiello a 46.2 milioni di dollari. Stiamo parlando del “Graff Pink”, un anello che monta uno spettacolare quanto raro diamante rosa; con i suoi 24.78 carati di purezza è uno dei più grandi al mondo.
Una goccia blu di 9.75 carati, posseduta da Rachel Well, moglie del famoso filantropo, è “Zoe”, il diamante più pagato al mondo per rapporto prezzo per carato. Stiamo parlando di una cifra complessiva di 32.6 milioni di dollari, ciò significa 3.3 milioni di dollari a carato.
Al sesto posto della classifica di queste eccellenze, troviamo una incredibile opera che attraverso la moda, esalta una pietra di 150 carati. La modella Molly Sims, nel 2006 sfila in passerella con un bikini di platino che, nel pezzo inferiore, porta incastonato il “Diamante Bikini”. Uno spettacolo da 30 milioni di dollari.
Porta il nome delle sue due proprietarie, la collana composta di 27 perfetti smeraldi perlati di giadeite verde: “Hutton-MDIVANI”.
Barbara Hutton l’ereditiera statunitense nota per le sue spese folli e la principessa Nina Mdiivina, portarono questa splendida creazione che si completa con una catena di rubini, diamanti, platino e oro. Il suo prezzo è di 27.4 milioni di dollari.
Le lancette di questo splendido orologio, sono sepolte sotto una vera e propria montagna di diamanti, 874 per la precisione. “L’orologio Chopard 201 – carat”, è un’opera d’arte dal costo di 25 milioni di dollari.
Al nono posto di questa classifica, un anello con un diamante blu di 13.22 carati venduto per 23.8 milioni di dollari, per celebrare un fidanzamento.
La sconosciuta quanto fortunata fidanzata che ha ricevuto il “Winston Blue”, per il fidanzamento, cosa potrà ricevere per il matrimonio?
Perfetto nel colore, nei toni, nelle sfumature, senza infiltrazioni, un peso eccezionale, rarissimo per la tonalità che lo contraddistingue, volato in Asia poiché acquistato da un uomo d’affari per la sua gentil signora: Il “Diamant Perfect Pink” è stato acquistato a Hong Kong al prezzo di 23.2 milioni di dollari.
“a Belle Epoque Diamond Devant-De-Corsage Brooch by Cartier”
Nome altisonante per la spilla con tre splendidi diamanti rispettivamente di 34,23,55 e 6,5 carati.
Il prezzo di questa opera d’arte che richiama al fascino incontrastato della Belle Epoque è di € 17.6 milioni di dollari.
La collana che troviamo all’undicesimo posto, ha nel centro lo zaffiro più pagato al mondo, quarto invece per grandezza.
Il gioiello porta il nome di “Blue Belle dell’Asia“, 392.5 carati per 17.3 milioni di dollari, con oro e diamanti a sorreggere l’attore principale.
Infine una collana mondialmente nota, grazie al film del quale è stata protagonista: Titanic. La collana “Heart of the Ocean – Necklace” esiste davvero. Il meraviglioso cuore, che Rose lancia dalla nave oceanica, è stato realizzato con gioielli veri. Il diamante blu che la caratterizza di 15 carati è attorniato da diamanti bianchi più piccoli. Il suo valore? 17 milioni di dollari.
Dal passato le nuove tendenze
Pensando a gioielli più accessibili ma comunque pregiati nella manifattura e nelle pietre, scopriamo tra le linee dettate dalla moda un acclamato ritorno del “vintage”.
Affascinanti ad esempio le linee che richiamano ad un periodo di grande femminilità, durante il quale ogni prezioso aveva un ruolo fondamentale, nell’abbigliamento di una signora, parliamo della Belle Epoque. Pezzi unici e senza tempo, adatti a qualsiasi donna, dalla più delicata alla più aggressiva.
Ogni gioielleria che si rispetti ama riproporre, con piccoli capolavori, realizzati artigianalmente uno o più pezzi che, hanno caratterizzato quella stagione piena di lusso vitalità e frivolezze.
Il gioiello che si indossa deve saper rappresentare allo stesso modo, bellezza, pregio, linee, stile, ma soprattutto se parliamo di un gioiello di famiglia, dovrà raccontare la sua storia, il percorso che lo ha portato a noi e il piacere che si prova nell’indossarlo.
Una gioielleria, che attraverso la maestria dei suoi orafi, i consigli preziosi di chi insieme ai preziosi ha passato una vita, saprà dare al nostro piccolo tesoro proveniente dal passato, una nuova vita, che lo vedrà ancora protagonista del piacere unico di possederlo.
Possedere o acquistare un gioiello vintage, rappresenta il consolidamento di un legame incontrastato, con le linee artistiche di un passato che ci ha condotti attraverso mille geometrie alle odierne tendenze in fatto di moda e accessori, a patto che, questi ultimi siano, “gioielli”.
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.
(Emily Dickinson)